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Lazio, Baroni: "Pedro è un riferimento. Possiamo creare un gruppo vincente"

di Matteo Trevisi

La Lazio ribalta l'Empoli e conquista tre punti fondamentali. I biancocelesti vanno sotto dopo il gol di Esposito ma poco prima dell'intervallo pareggiano con Zaccagni. Nella ripresa Castellanos fallisce un calcio di rigore ma, a poco dalla fine Pedro realizza il definitivo 2-1 e regala la vittoria a Baroni. Lazio che grazie a questo successo sale a quota 13, agganciando la Juventus al terzo posto.

Al termine del match, ai microfoni di DAZN, ha parlato Marco Baroni. Queste le sue parole.

Cosa ha detto a Pedro?
"Di lavorare e continuare cosi, è un ragazzo straordinario. E' un riferimento per i giovani, dico sempre di guardare sempre cosa fa. E' un modello e siamo contenti che sta bene".

Quando avete cominciato a muovere meglio la palla è cambiata la partita?
"Abbiamo preso gol per colpa del campo, loro non hanno mai tirato in porta. Abbiamo sbagliato un rigore, era l'ultima partita dopo un lungo ciclo e la squadra ha creato, tirando 8 volte in porta. La squadra ha portato in campo voglia, determinazione e sentimento, questo dobbiamo mostrare ai nostri splendidi tifosi. Possiamo creare un gruppo vincente".

Dove potete arrivare?
"Siamo ambiziosi, come lo è la società. Dobbiamo lavorare e creare un'identità forte che stiamo creando, se ti fermi a guardare la classifica è un errore. Ci piace l'entusiasmo ma bisogna tenere i piedi per terra, senza perdere i dettagli sulle piccole cose".

La squadra ha qualità?
"Io porto questa proposta perchè vedo partecipazione durante la settimana. Non alleno 11 giocatori ma tutta la rosa ed è giusto che poi vadano in campo, non si possono affrontare 50 partite se non si sono i giusti ricambi anche se non mi piace chiamarli cosi. Solo tutti insieme si può fare bene per andare più avanti possibile".

Come si gestisce la sosta?
"Tanti giocatori andranno via e faranno dei viaggi intercontinentali. Lavoreremo con chi non andrà in nazionale, al rientro abbiamo un altro mini ciclo ma affronteremo una partita alla volta, ora ci meritiamo due giorni di riposo".


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