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Lazio all’esame San Siro. Rovella spera nella conferma dopo l’ottimo esordio

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato a Roma

L’occasione è ghiotta: dopo il 2-0 col Torino, vincere col Milan per la Lazio significherebbe cancellare (quasi) la doppia sconfitta iniziale con Lecce e Genoa. L’occasione è però molto complicata, perché negli ultimi 30 anni i biancocelesti hanno vinto solo una volta in campionato a San Siro rossonero. “Sono quelle gare da lancio del pane o della sassata”, ha spiegato Sarri dopo il Torino per far capire bene il concetto.

Tanti i dubbi di formazione, che non sono stati sciolti durante la rifinitura di ieri, a cui non hanno partecipato Immobile, Zaccagni e Marusic (gestione). Nel corso della mattinata, Sarri ufficializzerà le scelte alla squadra. I ballottaggi più grandi sono a centrocampo. Quello schierato mercoledì contro il Torino ha dato ampie garanzie, soprattutto in fase di non possesso, visto che la Lazio di quest’anno ha sempre subito gol: con i granata invece no e il merito è anche del lavoro del terzetto composto da Vecino (in gol), Rovella e Luis Alberto. Tra loro ha sorpreso la prestazione dell’ex Juventus, acquistato per 17 milioni di euro e schierato per la prima volta dal 1’ pochi giorni fa. Dinamico, intelligente tatticamente, bravo a fare filtro e con grande personalità per giocare la palla: Rovella ha dimostrato di avere tutte le doti di un grande regista, adatto al gioco di Sarri, e per questo è lecito aspettarselo oggi in campo. Magari con Cataldi mercoledì contro il Celtic, nella logica del turnover che Sarri quest’anno sta utilizzando: 4-5 cambi fissi a partita quando si gioca ogni 3 giorni.


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