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La strategia dell'Inter è tutta nella corsa a due velocità per Icardi e Lautaro

di Alessandro Rimi

Nella corsa a due velocità (Icardi e Lautaro) dell'Inter c'è proprio tutto. Su Mauro le intenzioni erano chiare già da un bel pezzo ed esporsi non serviva, neppure al PSG che casomai aspettava solo di incassare il sì dell'ex capitano nerazzurro sulla volontà di rimanere a Parigi. Sul Toro esporsi sì che serviva, ma lato Milano perché a Barcellona il tam-tam va ormai avanti da mesi. Martinez, figuriamoci, ha fatto sempre ciò che doveva fare: allenarsi, rispondere presente, persino postare foto che lo vedevano esultare in uno dei suoi tanti gol in nerazzurro. Dubbi zero. Il club di Suning ha aspettato, prima di lanciare una staffilata per bocca del ds Piero Ausilio e dichiarare così che, manco a dirlo, l'unico modo che i blaugrana hanno a disposizione per portarsi via il diez di Antonio Conte è quello di pagare l'intera clausola rescissoria pari a 111 milioni di euro, valida dal primo a metà luglio. Sottintesa la volontà del giocatore che in ogni caso farebbe propendere per una opzione piuttosto che per l'altra. Significa che la rapidità di evoluzione di una trattativa è lo specchio di ciò che le tre parti in causa vogliono e con quanta forza. Quelle di Icardi e Lautaro, impensabili fino a un anno e mezzo fa, oggi rappresentano una l'antitesi dell'altra.


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