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La rosa dell'Inter sarà imperfetta, ma è già abbastanza per vincere lo scudetto

di Alessandro Rimi

Imperiosa, travolgente, totale è stata la vittoria sulla Juventus, ma ora bisogna andare oltre anche perché "non ci si può accontentare dell'effimero successo quotidiano". Tradotto: non era solo battere i campioni d'Italia l'obiettivo da raggiungere, casomai spodestarli dal trono. Per farlo serve un cammino perfetto, sulla scia della prova offerta domenica scorsa a San Siro. La fame c'è, la struttura pure. Perché sarà anche vero che la rosa nerazzurra è imperfetta, ma pur vero è che pochissime al momento in Europa lo sono. E adesso che rientra Vecino, con la riserva su Sanchez (prima di Verona Conte disse: "Si infortuna spesso, è un dato abbastanza costante"), il gruppo è di quelli che sì, possono puntare al colpo grosso dopo averlo sfiorato l'anno scorso. Che non vuol dire chiudere ogni porta al mercato di gennaio, l'ad Beppe Marotta è e resterà attento a eventuali occasioni da capitalizzare, semplicemente vittorie come quelle contro la Juve, certificano la forza e la solidità dell'Inter. Abbastanza, già così, per pensare di "fare qualcosa di importante a fine stagione".


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