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L'Udinese spaventa l'Atalanta, ma non basta. Gotti ha ragione, serve il massimo impegno

di Patrick Iannarelli

L'Udinese ha spaventato l'Atalanta, soprattutto nel finale. L'impegno e un risultato in bilico non sono bastati però per strappare un punto a Bergamo: troppa poca convinzione nel momento cruciale della sfida e poca pericolosità in attacco hanno portato i bianconeri alla dodicesima sconfitta stagionale. Mister Gotti è sembrato abbastanza sereno al termine del match, stando alle parole del tecnico friulano il merito va dato anche agli avversari. I nerazzurri hanno dominato in campo e non è assolutamente facile contrapporsi a una squadra che ormai lotta costantemente per l'Europa, ma visto il risultato finale un pizzico di coraggio in più non avrebbe guastato una buona prestazione.

MANCA IL VICE DE PAUL - I bianconeri si sono affidati nuovamente a Rodrigo De Paul. L'argentino però ha girato a vuoto per via di una marcatura asfissiante preparata dallo stesso Gasperini: Freuler a bloccare i rifornimenti è stata la mossa tattica che ha permesso all'Atalanta di dominare in mezzo al campo. Manca qualcuno in grado di prendersi i gradi di vice, almeno dal punto di vista qualitativo: Molina ha dimostrato di avere la giusta dose di personalità, ma serve anche l’esperienza, arma necessaria per potersi caricare la squadra sulle spalle nei momenti complicati.

GARA DAI DUE VOLTI - Il man of the match in casa bianconera è sicuramente Molina. L’esterno argentino è stato l’unico in grado di saltare l’uomo e di creare problemi alla retroguardia nerazzurra: due assist portati a casa e una prova sicuramente al di sopra della sufficienza. L’Udinese non ha mollato la presa fino al 90’ e per poco non ha riacciuffato la gara, ma per poter battagliare con le prime della classe serve maggiore convinzione. La gara dai due volti, con questi presupposti, è facilmente servita: tanta fisicità in mezzo al campo e un bel po’ di pericolosità negli ultimi sedici metri, ma poca concentrazione nei momenti chiave. Ora serve il massimo impegno: la salvezza non è un problema, ma il campionato va onorato fino in fondo.


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