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L'ok del Cts, Spadafora e quarantena allargata: le tappe di una giornata importante per la Serie A

di Simone Bernabei

La risposta era attesa per oggi e la risposta è arrivata. Certo, non esattamente quella che i club di Serie A si aspettavano, ma comunque l’apertura c’è. Il Cts, dopo gli incontri dei giorni scorsi con la FIGC, ha detto sì alla ripresa degli allenamenti di gruppo delle squadre a partire dal 18 maggio. Un sì con riserva, verrebbe da dire.

Intorno alle 18, con una nota congiunta, i Ministeri della Sanità e dello Sport hanno confermato il via libera del Cts pur con “indicazioni stringenti e vincolanti”. E l’idea è subito andata al vero pomo della discordia: l’eventuale positività di un giocatore una volta ripartiti gli allenamenti. In Germania e in Spagna si è scelto di isolare i diretti interessati lasciando le squadre libere di allenarsi. In Italia la strada intrapresa è sembrata subito diversa.
E infatti prima la nota Ansa e poi il Ministro Vincenzo Spadafora hanno confermato le sensazioni: “Se durante gli allenamenti dovesse emergere un positivo, la squadra e tutto lo staff rimarranno in quarantena senza contatti esterni”. Un ritiro esteso ed allargato, in poche parole, che complica non poco i piani delle società. Che intanto, per poter parlare di ripresa del campionato, dovranno aspettare ancora almeno una settimana per capire quale sarà l’andamento della curva dei contagi.


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