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L'investitura di Totti, il progetto e la clausola: Pellegrini già nel futuro

di Marco Conterio

Francesco Totti, che per i romanisti è la Bibbia, in un'ora e mezzo di conferenza al Coni ha riservato un capitolo per una storia bella. D'amore, d'appartenenza, proprio nel giorno del cuore spezzato e delle lacrime versate. "A Pellegrini ho promesso tante cose e spero che queste possano avverarsi. E' un ragazzo speciale, forte, una persona pulita che può dare tanto a questa maglia. E' tifoso della Roma e qualche romano in squadra serve sempre perché a vedere dopo una sconfitta un giocatore ridere, girano le p..., o a vedere qualche dirigente che è contento che si perde". Testuale, alla faccia del congiuntivo, perché il cuore è indicativo, anzi imperativo. E' un messaggio e pure un'investitura, per Lorenzo Pellegrini. Che in tante distonie e rotture, è un punto di raccordo tra Totti e il pensiero della società. Perché è centrale nel progetto, Pallotta, Fienga, Baldissoni e ora Petrachi vogliono cucirgli attorno la Roma che verrà e magari scucirgli presto una clausola che è una scure per la società con tanto d'adeguamento. Certo, ogni offerta deve arrivare al ragazzo che, in caso di risposta affermativa, girerà semplice raccomandata al club. Le formalità nel calcio son queste ma visto che qui ragioniamo di cuore, di progetto, di culla e di futuro, Pellegrini sembra aver sciolto le riserve nonostante le (gradite, inevitabilmente, umanamente), lusinghe dai quattro cantoni del calcio che conta. Roma, casa, presente, futuro.


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