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L'Inter, Zhang e i 63 milioni. Ecco perché è vitale centrare la Champions

di Tommaso Bonan

Il ritorno dell'Inter in Champions centrato 12 mesi fa - sottolinea La Gazzetta dello Sport - era considerato dalla proprietà potenzialmente come "definitivo". Oggi, l’ipotesi di restare fuori è una sgradevole sorpresa, una variazione dei piani non contemplata.

I conti e il mercato - In primis è una questione di palcoscenici sportivi, di voglia di confrontarsi coi migliori, di regalare ai tifosi sfide memorabili. Poi c’è anche una questione economica, tutt’altro che in secondo piano, sopratutto in ottica mercato. La qualificazione in Champions non porta solo i 50 milioni garantiti dall’Uefa fra premi di partecipazione e market pool, ma anche, immediatamente, bonus dagli sponsor per altri 13.

E con l'Europa League? - Anche con una retrocessione in Europa League non si aprirebbero scenari drammatici. Sarebbe stato più grave la scorsa stagione, quando l’agreement con la Uefa era ancora in pieno vigore. Però sicuramente i margini di movimento sul mercato, visto anche l’investimento pesante per la guida tecnica, sarebbero più limitati. Una discesa al quinto posto poi segnerebbe una frenata nel processo di crescita, sia dal punto di vista del fatturato (obiettivo dichiarato è salire fino ai 400 milioni, a giugno si supererà quota 300), sia a livello d’immagine.

Zhang e il prossimo CdA - Steven Zhang sta quindi vivendo una settimana cruciale della sua giovane presidenza: nei prossimi giorni è atteso ad Appiano, domenica sarà allo stadio, martedì prossimo presiederà un CdA tecnico e ordinario (nessun tema caldo), ma che può essere più o meno allegro, a seconda del risultato con l’Empoli. Anche se un esito negativo in Cina non è nemmeno preso in considerazione.


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