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L'Europa del calcio taglia gli stipendi. Dalla Bundesliga il buon esempio con Bayern e Dortmund

di Tommaso Bonan

Mentre in Italia si discute collegialmente a livello di Lega su quel che sarà della stagione e degli stipendi dei calciatori, nel resto d'Europa - a parte la Francia dove si può applicare direttamente un provvedimento d'emergenza del governo di Parigi - il tema non è ancora in discussione o è delegato all'iniziativa singola di club o giocatori.

In questo caso - sottolinea La Gazzetta dello Sport - l'esempio più virtuoso arriva dalla Germania. Tutto è partito da Moenchengladbach per poi toccare le altre società. Anche grandi come Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Al Gladbach i calciatori hanno deciso in modo volontario di tagliarsi del 20% lo stipendio. La lista di squadre si è presto allungata, e in cima ci è finito - come capita quasi sempre - il Bayern. I cui giocatori hanno deciso di rinunciare al 20% dei propri emolumenti. Questo dopo un confronto fra società e senatori dello spogliatoio (Neuer, Müller, Kimmich, Alaba e Lewandowski). La misura riguarda anche staff e dirigenti. Altri “volontari” sono Schalke, Mainz e Werder Brema. Accordo quasi fatto anche al Bayer Leverkusen e al Borussia Dortmund: il tecnico Favre si è già offerto di tagliarsi lo stipendio, mentre i giocatori stanno negoziando una riduzione del 10 per cento se il campionato dovesse ripartire a porte chiuse e del 20 per cento se non dovesse ripartire affatto.


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