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L'esordio, l'emozione e un palo dopo pochi minuti. Il racconto della prima di Chiesa col Liverpool

di Simone Bernabei

Il fine settimana andato in archivio sarà ricordato anche per l'esordio assoluto di Federico Chiesa con la maglia del Liverpool. Ad Anfield, davanti ai tifosi Reds che non vedevano l'ora di saggiare le sue qualità. E alla fine, anche grazie al netto 3-0 con cui gli uomini di Arne Slot si sono sbarazzati del Bournemouth, in molti saranno rimasti soddisfatti. Della prestazione generale e dell'impatto dell'attaccante italiano.

E' entrato in campo al 72' al posto di Darwin Nunez e, visibilmente emozionato, ha mosso i primi passi con la voglia ed il furore agonistico che da sempre caratterizzano il suo modo di giocare. E infatti è bastata una manciata di secondi per la prima giocata: pallone che rimbalza sulla trequarti avversaria e tiro al volo da grande distanza, stilisticamente bello ma poco preciso per impensierire Kepa.

Per l'occasione Chiesa è stato schierato come attaccante puro, più accentrato rispetto alla classiche scorribande sulla fascia. E i segnali sono stati piuttosto positivi, se si considera che al 78', 6 minuti dopo l'ingresso in campo, poteva addirittura arrivare il primo gol. Pallone lavorato al limite dell'area da Gakpo che arriva proprio sui piedi dell'ex Juventus che lascia partire un mancino secco e potente che si schianta sul secondo palo, a Kepa battuto. Faccia incredula e qualche rammarico. Ma anche la netta sensazione che la strada intrapresa dall'italiano sia quella giusta...


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