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L'Atalanta è un muro, quinto clean sheet. La prova con la Juve dà consapevolezza

di Patrick Iannarelli

Il rammarico non può mancare quando giochi con una gamba simile. L'Atalanta esce con un punto dalla sfida contro la Juventus, ma con la netta sensazione che a mancarne sono ben due: bastava un pizzico di lucidità in più per poter portare a casa una vittoria meritata vista la mole di gioco prodotta da una squadra sempre più consapevole dei propri mezzi. Si poteva far meglio, è vero, ma ha ragione Gian Piero Gasperini: una partita simile ti dà parecchia consapevolezza: "Ne usciamo più forti e consapevoli, con delle certezze maggiori. Chi è entrato ha dato un buon segnale, ho bisogno anche che chi arriva dalla panchina possa dare delle risposte del genere".

Un pizzico di rammarico
"Chiaro che c'è rammarico nel non aver fatto i tre punti, ma se la guardi in generale abbiamo giocato contro una buona Juventus, una Juve forte", ha ribadito il tecnico nerazzurro in conferenza stampa. Forse con una punta di ruolo ci sarebbero state alternative maggiori, ma con i se non si scrive la storia, tantomeno non si conquistano punti: quel che è certo è che i nerazzurri hanno una fluidità maggiore e stanno trovando sempre di più i meccanismi corretti.

Clean sheet
E il Gasp scherza su anche sui pochissimi gol incassati: "Il fatto che non prendi gol è figlio della forza che ha avuto la squadra, ma noi giochiamo per un risultato solo. Se avessimo vinto 5-4 sarei stato più contento (ride, ndr)". Vero, meglio vincere 2-1, ma cinque clean sheet in sette partite, sei se si considera anche l'Europa, fanno ben sperare. Dati che si trasformano in segnali, tutti positivi. Come quelli visti sul campo.


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