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Koulibaly: "In Arabia ritrovato il piacere di giocare. Razzismo? Sanzioni vere, non caramelline"

di Ivan Cardia

Come procede la crescita del campionato saudita. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Kalidou Koulibaly, ex difensore del Napoli oggi alla guida della retroguardia dell'Al-Hilal, vive una stagione da record. Con 27 vittorie consecutive, il club saudita è infatti entrato nel Guinnes dei primati: "Qui ho ritrovato il piacere di giocare, siamo felici con la famiglia. Il record non era un obiettivo, abbiamo iniziato a pensarci dopo averne vinte dodici di fila. Ma noi vogliamo i titoli".

L'Arabia Saudita cresce, con Ronaldo & Co.
"Ci sono tanti calciatori che arrivano dall'Europa. L'obiettivo è essere competitivo con la nazionale per i Mondiali 2034, che ospiteranno. Molti devono ringraziare Ronaldo, ha avuto il coraggio di fare questo passo per primo".

Uno sguardo all'Italia: il problema razzismo, che l'ha perseguitata, resta attuale.
"È un tema che va affrontato a scuola, si deve insegnare ai bambini perché sono loro il futuro del mondo, gli adulti del domani. Bisogna trovare misure concrete, non sanzioni che per le società e le persone sono caramelline. Ci vogliono sanzioni dure. Maradona? Quel suo post con la mia maglia mi diede grande forza. Maradona ha sempre lottato per i diritti dei più deboli e per questo argentini e napoletani lo amano così tanto".


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