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Juve, è il giorno di Sarri: ieri l'arrivo a Torino, oggi la presentazione

di Giovanni Albanese
Fonte: inviato a Torino

Ore 19.07 di ieri. L’aereo privato in arrivo da Pescara atterra a Caselle. A bordo Maurizio Sarri che trova ad accoglierlo il team manager della Juventus, Matteo Fabris. Accoglienza accademica, impeccabile, immediato trasferimento alla Continassa, dove ad attenderlo ci sono il vice presidente Pavel Nedved e il direttore dell’area tecnica Fabio Paratici. E’ il diciannovesimo “primo giorno” per il tecnico toscano nel corso della sua carriera in un club diverso, dalla Seconda Categoria ai giorni nostri, in trent’anni di carriera e tanta gavetta nei campi di provincia.

Sarri visita il centro sportivo bianconero, anni luce avanti rispetto a quelli esistenti in Italia, esce dopo due ore: direzione casa Agnelli, per la cena con il presidente. Il primo risveglio all’ombra della Mole, questa mattina, sarà ricco di quei rituali che l’allenatore ha ripetuto puntualmente prima di ogni avventura, assolutamente personali, severamente intimi. Si presenterà di fronte ai giornalisti questa mattina alle 11 all’interno della Sala “Gianni e Umberto Agnelli” dell’Allianz Stadium: indosserà l’abito istituzionale confezionato da Trussardi, messogli a punto al millimetro ieri pomeriggio dal sarto del club.

E utilizzerà con ogni probabilità toni sinceri, schietti, che ne hanno sempre contraddistinto il suo personaggio. Sarri ha scelto la Juve allo stesso modo in cui la Juve ha scelto Sarri, puntando a un cambio radicale di quei fattori che – malgrado qualche cocente delusione – negli ultimi anni hanno comunque portato a tanti successi. L’eredità lasciata da Massimiliano Allegri è di quelle pesanti, l’esperienza trentennale del tecnico sarà necessaria per tracciare un sentiero preciso nella sua nuova Juve: con destinazione Istanbul, finale di Champions League.


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