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#iorestoacasa - TMW consiglia: Les Bleus, la Francia campione di tutto dà un calcio al razzismo

di Michele Pavese

Il calcio francese, dopo i fasti degli anni '80, è tornato prepotentemente alla ribalta grazie alla generazione che ha giocato a cavallo tra la fine degli anni novanta e i primi del nuovo millennio, probabilmente la più forte della storia del football transalpino. Zidane, Thuram, Henry, Trezeguet, Pires, Wiltord, Petit, Blanc, Barthez hanno fatto sognare milioni di tifosi (e piangere per due volte l'Italia), ma hanno anche rappresentato al meglio i cambiamenti in atto all'interno della società francese, che con grande fatica imparava ad accettare i figli di immigrati, a riconoscere i loro diritti, nonostante facessero parte del Paese fin dalla nascita. Il documentario "Les Bleus" parla di calcio, ma anche del razzismo che imperversava in quel periodo - oggi purtroppo le cose non sono cambiate - e di multiculturalismo, di politica e vita di tutti i giorni. Alcuni di quei calciatori, oltre a vincere, divertire e diventare gli eroi di un intero popolo, divennero i più grandi rappresentanti di quella parte della Francia che ancora non si sentiva rappresentata, che ancora viveva ai margini.


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