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Inter, senza Icardi giri meglio. Ma non è una novità

di Alessandro Rimi

Senza Icardi l'Inter gira meglio ed è un dato di fatto. Sarà che le frizioni dello spogliatoio la squadra, o qualcuno, se le portava anche in campo e, ora che l'ex capitano risulta - momentaneamente - lontano, si avverte una insolita leggerezza. Nelle giocate, nello scambio di posizione, nel cercare modi differenti di arrivare in porta. Senza Icardi a San Siro contro la Samp l'Inter è apparsa più esplosiva, imprevedibile e dinamica. È apparsa semplicemente più libera. Concetto rimarcato in conferenza dallo stesso Luciano Spalletti che, un attimo dopo, per completare il discorso, ci ha aggiunto pure quello della fantasia. Sorprende, ma neanche tanto, che nel corso del primo tempo i nerazzurri siano arrivati alla conclusione, nell'ordine, con: Perisic (due volte), Lautaro, Politano, Dalbert e Nainggolan. Cinque elementi diversi. Denota uno spirito offensivo collettivo quasi insolito in casa Inter, per giunta non nella frazione di gara più positiva. Eppure il gol arriva da D'Ambrosio che si gode un pallone troppo invitante, servito su un piatto di platino da un Perisic che non sembra Perisic. Almeno non quello “ammirato” nelle scorse settimane. Sia chiaro: Icardi non si può discutere mai. Il suo istinto del killer d'area di rigore sarà vitale per l'Inter in ottica terzo posto. Nondimeno questo è il momento di Lautaro: niente gol contro la Samp ma, ancora una volta, ci è andato vicinissimo. Così, anche grazie al Toro, si nota quella armonia che fa bene al cuore e alla mente del popolo interista. Ad essere onesti non è nemmeno una novità assoluta. Qualunque cosa sia, chissà se e quanto durerà...


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