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Inter, la doppia strada di un gennaio decisivo

di Gianluigi Longari

Visite approfondite per fugare ogni ragionevole dubbio e poi sara chiusura. Un altro arrivo dalla Premier League per Antonio Conte in ossequio alla ricerca spasmodica di fisicità e dinamismo per cercare di colmare il gap di qualità che inequivocabilmente è ancora presente rispetto alla Juventus. Ed allora in casa Inter il progetto è bivalente: da una parte l’usato sicuro per essere competitivi nell’immediato, dall’altro la progettualità ad ampio raggio che contempla colpi di spessore inequivocabile come quello legato ad Eriksen. In attesa della risposta del Tottenham, e a conferma delle indiscrezioni di inizio mese nonostante le smentite di Marotta, l’Inter si appresta ad abbracciare Moses regalando ad Antonio Conte la seconda pedina del suo mercato. Per la terza, Giroud, si attende di sistemare Politano in uscita, mentre per il colpaccio Eriksen, semplicemente che i tempi siano maturi. Giocando con l’orologio come una squadra che ha la vittoria in pugno a pochi minuti dalla fine, ma tenendo alta la guardia per evitare sorprese che ad oggi in casa nerazzurra sono certi di avere fatto di tutto per scongiurare.


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