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Inter, Conte: "Ad oggi non siamo una grande squadra. A Verona con una ferita aperta"

di Lorenzo Di Benedetto

Dopo la sconfitta a San Siro contro il Bologna, il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, ha parlato ai microfoni di Inter TV: "Penso che ci debba essere in noi profonda amarezza, delusione. Io ho questo stato d'animo e mi auguro che anche i calciatori lo abbiano. E' successo qualcosa di imponderabile che non deve accadere a una grande squadra, c'è poco da chiarire. Significa che in questo momento non lo siamo, dobbiamo lavorare per diventarlo. Giusto che tutti siamo sotto esame, io per primo, perché dobbiamo dimostrare di meritare l'Inter, di poter far parte di un progetto vincente se c'è l'intenzione di farlo".

Cosa chiederà adesso alla squadra?
"Di ottenere il massimo di partita in partita, c'è tutt'ora una qualificazione Champions da blindare. Avevo detto che avevamo margini di errore ridottissimi se volevamo dare fastidio, significa che io per primo non siamo stati bravi a mantenere la concentrazione e ridurre gli errori. Quelli di oggi ne sono la riprova".

Giovedì tornerete in campo.
"Torniamo in campo con una ferita bella aperta, di quelle non facili da rimarginare. Mi lascia grande amarezza questo tipo di sconfitte e mi auguro che anche l'1% di quello che provo anche i calciatori lo provino, mi accontento".


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