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Inter Campione. Moratti: "Scudetto ottenuto con tenacia. Lautaro? Sarebbe un peccato cederlo"

di Luca Bargellini

Arrivano altre dichiarazioni di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, sulla vittoria dello scudetto da parte della sua ex società. Ecco quanto dichiarato a GR Parlamento: "È uno scudetto non sofferto, un fatto per nulla scontato, e sicuramente voluto a tutti i costi, con grande tenacia, sicuramente la caratteristica più importante. Mi è sempre piaciuto l'atteggiamento umile e gentile di Steven Zhang, un ragazzo molto sensibile e attento. Si presenta senza alcuna presunzione e cerca di assorbire tutto dalle persone con cui parla, anche se in realtà conosce le cose e ha capito subito in che ambiente si sarebbe trovato. Ora spero in un rapporto durevole, perché la famiglia Zhang è partita con grandi ambizioni che è subito riuscita a raggiungere. Quest'anno è stato terribile per tutta l'industria mondiale, particolarmente in Cina, ma credo stiano lavorando per poter rimanere e rilanciare le ambizioni e la voglia di far bene. Tutti i grandi club devono cercare di ridurre le spese, credo sia l'unica soluzione per fronteggiare la difficile situazione economica causata dalla pandemia. Non sarà semplicissimo, a meno che non ci siano interventi speciali dei governi o delle federazioni.

Moratti ha poi parlato di alcuni dei singoli presenti nel collettivo di Antonio Conte: "Romelu Lukaku è stato il trascinatore, l'uomo più importante dell'Inter, poi Lautaro Martinez che ha una grandissima classe e sarebbe un peccato venderlo, perché è proprio bravo - ha sottolineato l'ex presidente - Io dico anche Nicolò Barella che ha dato forza al centrocampo con carattere, passione, tenacia, tutto quanto necessario per accrescere la personalità della squadra. E poi Christian Eriksen, che ha dato segno di saper gestire bene il suo ruolo".


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