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Infantino vs gli agenti: "Serve più trasparenza. Se cerca, la Guardia di Finanza trova sempre qualcosa"

di Ivan Cardia

Il sistema deve cambiare. Parola di Gianni Infantino, presidente della FIFA. Ospite di un seminario sul regolarmento, lo status e il trasferimento dei calciatori, il numero uno del calcio mondiale si è lanciato contro il mondo dei procuratori, ribadendo alcune argomentazioni già sostenute in passato: "Nel 2019, per i trasferimenti sono stati spesi sette miliardi di euro - riporta gazzetta.it - di questi, 70 milioni sono andati alla formazione e 700 in provvigioni agli agenti. Così non va".

Serve più trasparenza. Infantino lo dice chiaramente e, dopo aver sostenuto che la camera di compensazione (il meccanismo introdotto nel 2019 e che faticosamente sta andando a regime, per cui, in estrema sintesi, i soldi passano per il tramite della FIFA) potrebbe risolvere almeno parte del problema, prosegue: "Già i pagamenti per l'indennità di formazione faranno sì che almeno il 5 per cento del totale, che su 7 miliardi vuol dire 350 milioni, vada ai club che hanno formato i calciatori. Ma la chiarezza deve riguardare tutti i pagamenti, per evitare quello che oggi accade in maniera regolare, cioè che ogni volta che la Guardia di Finanza di qualsiasi Paese cerca trova qualcosa".


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