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Il triste ritorno di Kondogbia a San Siro

di Andrea Losapio

Geoffrey Kondogbia nel 2015 aveva 22 anni, era stato a un passo dal Milan ma poi aveva firmato con l'Inter, in quello che era stato uno dei colpi principali del club interista, 31 milioni di euro più bonus. Doveva rappresentare il frangiflutti davanti alla retroguardia, una sorta di erede di Cambiasso, ancora in rosa ma destinato all'addio di lì a poco. Mai imperfetto fu più valido, perché Kondogbia è durato lo spazio di un istante, due stagioni e 50 presenze in campionato, senza convincere fino in fondo.

IL TRISTE RITORNO - Da due anni Kondogbia è tornato in Spagna, dove era sbocciato con il Siviglia per poi andare al Monaco. Il Valencia ha deciso di riscattarlo praticamente subito, viste le ottime prestazioni alla prima stagione. Nelle due successive - questa compresa - ha fatto la spola tra panchina e campo, come gli succedeva all'Inter. Ieri, titolare causa i tanti infortuni di marca valenciana, ha avuto non pochi problemi a fronteggiare i centrocampisti dell'Atalanta, rischiando di imbarcare anche perché non aiutato né dalla retroguardia né da Dani Parejo. "Con il Barcellona ha fatto una grande partita", diceva Celades di Kondogbia prima della gara con l'Atalanta. Sarà l'aria di San Siro a renderlo meno efficace del solito.


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