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Il messaggio di Szczesny e la chiusura alle voci di mercato: forte il legame con la Juve

di Simone Dinoi

A guidare la porta della Juventus nell’esordio stagionale di domenica all'Udinese Arena, salvo sorprese dovute a una condizione fisica non ancora ottimale, ci sarà Wojciech Szczesny. L’estremo difensore è pronto così a cominciare la sua settima annata in bianconero e, per l’ennesima volta, nelle scorse ore ha chiuso a tutte le ipotesi di mercato che lo vedevano lontano dal capoluogo piemontese.

Szczesny chiude alle voci di mercato.
Verso la fine della scorsa stagione Wojciech Szczesny ha visto scattare ufficialmente la clausola presente nel suo contratto che ha permesso di allungare la scadenza con la Torino bianconera dal 30 giugno 2024 a quello del 2025. In un momento storico in cui però i contratti hanno un peso non così vincolante, il futuro dell’estremo difensore polacco è tornato parzialmente in discussione dall’alto di un ingaggio da più di 6 milioni di euro a cui la Juve rinuncerebbe ben volentieri. Allo stesso tempo però Madama non può che essere contenta del rendimento dell’ex Roma sempre sul podio dei migliori al temine della stagione. A chiudere, ancora una volta, le voci su un suo possibile addio (Bayern Monaco che ha sondato il terreno negli scorsi giorn) è stato lo stesso Szczesny a TVP SPORT: “Rimarrò qui finché mi vorranno. So che sono e sarò un giocatore della Juventus, a meno che non vogliano cedermi. Sono legato a questo club, rispetto le loro decisioni e mi vogliono qui per difendere la porta della Juventus”.

Il legame col club e la voglia di tornare a vincere.
Dopo 217 presenze il rapporto con la Juventus è logicamente diventato sempre più stretto. Il classe 1990 ci ha messo poco a diventare uno dei leader della squadra, prendendosi responsabilità anche davanti ai microfoni in momenti estremamente delicati. “Mi sento una figura importante nel club, - ha raccontato a TVP Sport, - farò del mio meglio per riportarlo al top. Quest’anno avremo sicuramente tutto il tempo per lavorare durante la settimana. Quando giochi partite ogni due giorni, non c’è tempo per costruire durante la stagione. Ora tutto sembrerà un po’ diverso. Dobbiamo abituarci e lavorare il più possibile per raggiungere il successo in quelle competizioni da cui non siamo ancora stati espulsi e in cui possiamo giocare”. Parole da leader del numero 1 bianconero, pronto a ripartire esattamente da dove aveva lasciato: difendere i pali di Madama.


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