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Il Decreto Crescita dietro la rottura tra Fonseca e il Tottenham: la ricostruzione e il futuro

di Marco Conterio

Paulo Fonseca non sarà il prossimo allenatore del Tottenham. Una trattativa che è naufragata per questioni legate al Decreto Crescita e ai benefit che il tecnico portoghese avrebbe perso qualora avesse deciso di lasciare l'Italia prima della scadenza dei due anni. Una cifra cospicua, milioni di euro di taglio fiscale dovuto all'attuazione del Decreto Crescita che avrebbe dovuto perdere e restituire in caso di addio all'Italia prima dei due anni.

Il Tottenham, dal canto suo, avrebbe voluto iniziare da subito, dal 1 luglio al fianco dell'ex tecnico della Roma che nei fatti avrebbe potuto iniziare il percorso de facto da fine luglio-inizio agosto contando anche, per lo stato attuale delle cose, la quarantena per lo sbarco nel Regno Unito. Tra le altre cose, inoltre, anche la questione di uno staff che Fonseca doveva ultimare per la sua avventura a Londra, fattore che ha ulteriormente bloccato le cose per gli Spurs.

Adesso la Fiorentina? Sarebbe l'ennesima inversione a U del valzer delle panchine. L'addio clamoroso tra Gennaro Gattuso e i viola ha portato ora Ringhio ad aprire il canale che porta proprio agli Spurs tramite l'agente Jorge Mendes. Dall'altra parte, invece, si è riaperto lo spiraglio che porta a Firenze per Paulo Fonseca. Trattativa in corso, non facile, anche perché in corsa con altri nomi.


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