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Il pagellone - Matuidi 7: l'uomo ovunque è quasi insostituibile

di Andrea Losapio

Quasi due anni fa veniva additato come l'ennesimo acquisto a metà. Cioè che non faceva fare il salto di qualità al centrocampo rispetto ai Pogba, ai Pirlo o ai Vidal. Quasi due stagioni e (sì) due Scudetti dopo, Matuidi è l'uomo ovunque di Allegri. A destra, a sinistra, da guastatore, con un'intelligenza tattica fuori dal comune e un discreto senso del gol, tre in questa stagione. L'onda lunga del Mondiale gli ha fatto bene, perché ha quel ruolo di equilibratore, sia in un centrocampo a tre che, eventualmente, in quello a due con Pjanic. Non può essere il cervello della squadra, ha altre caratteristiche, ma è difficile trovare un centrocampista con le caratteristiche atletiche e tecniche che può vantare l'ex PSG. Decide la gara contro il Parma, non semplice, alla seconda giornata, poi va in gol contro Bologna - per la sicurezza - con l'Udinese, quando sboccia Kean. L'unico problema è la carta d'identità, non più verdissima, ma per un altro paio di stagioni difficilmente verrà rimpiazzato.

Presenze in campionato: 27
Minuti giocati: 2.108
Gol: 3
Assist: 2

Presenze in Champions League: 9
Minuti giocati: 683
Gol: 0
Assist: 1

Presenze in Coppa Italia: 1
Minuti giocati: 90
Gol: 0
Assist: 0


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