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Gelo tra Boban e Ibra. Zvone: "Non capisco il tuo ruolo", lo svedese: "Comando tutto io"

di Michele Pavese

Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport a pochi minuti dall'inizio della sfida tra Milan e Liverpool. Tra i temi trattati si è parlato anche delle sue assenze e del suo ruolo, due argomenti che hanno tenuto banco nelle ultime settimane: "Quando il leone va via, i gattini arrivano; quando il leone torna, i gattini spariscono. Il livello è molto basso, si parla troppo ma io penso solo a lavorare. Sono stato via per motivi personali, ma sono presente dal primo giorno. Il mio ruolo? È semplice: comando io, sono il boss e tutti gli altri lavorano per me".

Poi un siparietto che farà molto discutere con Zvonimir Boban, che aveva affermato in una recente intervista di non aver capito quali siano le competenze e responsabilità dello svedese. Il croato ribadisce il concetto ("Nessuno lo ha capito, per la verità") e Ibra, che lo aveva chiamato in causa stuzzicandolo ("Anche Boban non ha capito cosa faccio"), si rivolge in tono gelido: "Comando io, lavoro in silenzio", ricevendo come risposta un "Grazie per aver chiarito" tutt'altro che disteso.

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