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È Inter-Juve: l'incubo bianconero di Antonio Conte. Perde sempre

di Marco Conterio

Quattro sconfitte su quattro. La Juvnetus è la vera bestia nera di Antonio Conte. Due con Arezzo e Atalanta, due contro Maurizio Sarri sulla panchina dell'Inter. All'inizio della sua avventura da tecnico, a manita al contrario è negli archivi: due partite contro la Juventus, da allenatore, e dieci gol subiti. Certo, non era ancora questo Antonio Conte ma un primo abbozzo del tecnico che sarebbe diventato. Due partite, entrambe in casa, la prima ad Arezzo il 19 maggio del 2007. Dirigeva Nicola Rizzoli, i suoi persero per 1-5 contro la Juventus in Serie B: due volte Giorgio Chiellini, due Alessandro Del Piero, una Trezeguet. Era la Juve in cadetteria di Didier Deschamps che poteva sfidare le avversarie anche con Pavel Nedved e Gianluigi Buffon in campo. Nel suo Arezzo, c'erano nomi poi noti, da Andrea Ranocchia a Daniele Croce fino ad Antonio Floro Flores.

La manita di Bergamo Due anni più tardi, nel 2009, Atalanta-Juventus 2-5. Nella Dea ci sono Cristiano Doni, Andrea Consigli e Simone Padoin, in gol però vanno Jaime Valdes e Fabio Ceravolo. Per i bianconeri, due volte Mauro German Camoranesi, una Diego, una David Trezeguet, una Felipe Melo. Dieci gol subiti in due partite. Giusto per le statistiche, dagli archivi. Era un altro Antonio Conte. Era un altro calcio, un'altra storia.

Bestia nera Poi è arrivata l'Inter, una panchina per giocarsela alla pari ma la storia non è cambiata. Nella scorsa stagione, Conte ha perso due volte contro Sarri. 2-1 a ottobre, quando il mondo era a stadi aperti, 2-0 a marzo, quando tutto è cambiato. Ma non la storia di Conte contro la Juventus, bestia nera della sua carriera da allenatore.


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