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Born in the U.S.A. McKennie e i suoi fratelli, il "soccer" ha svoltato

di Simone Lorini

Cristian Pulisic. Giovanni Reyna. Sergino Dest. Tyler Adamas. Yunus Musah. Timothy Weah. E ovviamente, Weston McKennie, riscattato proprio oggi dalla Juventus che dopo aver apprezzato la sua duttilità e capacità di adattamento al calcio di Pirlo, ha deciso di riscattare il calciatore statunitense e farne un pilastro del gruppo del futuro, in questo anno di ringiovanimento e rifondazione dopo nove anni di trionfi interni. Il "soccer", come chiamano il calcio in Nord America, ha svoltato, questo è evidente: i confini del pallone si allargano giorno dopo giorno e negli ultimi mesi hanno travolto gli Stati Uniti, capace di sfornare talenti di livello mondiale come quelli sopra elencati e non solo. C'è già chi assicura che i talenti degli anni 2000 (Busio, Richards, Alvarez, Perea, Dike, Hoppe, Clark) possano presto aggiungersi ai già affermati nomi fatti in apertura, creando così un movimento calcistico di prim'ordine anche in uno sport che solitamente non è il vanto dello sport a stelle e strisce.


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