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Hubner: "Balo non segna? Vuol dire che non sono bravi i compagni. Idem Higuain al Milan"

di Patrick Iannarelli

Dario Hubner, ex giocatore di Brescia e Piacenza tra le altre, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "Nei primi anni 90 c'erano 22 italiani in gruppo, era facile stringere un legame. È normale che se sei 5-6 italiani con 20 stranieri non riesci a capire tutte le abitudini. Con 5-6 stranieri ci riuscivi, quando sono pochi fai presto a buttarli dentro al gruppo".

Il compagno d'attacco con cui ti sei trovato meglio?
"Devo ringraziare tutti per aver fatto gol. Ci sono tantissimi giocatori che mi hanno fatto fare gol. Dirne uno o due sarebbe sminuire gli altri. Dico tutti i miei compagni. In serie A e serie B trovavi quelli che menavano ma per modo di dire, ma le vere botte ce le siamo dati in C".

L'allenatore a cui tiene di più?
"Devo ringraziare Talessi, ma anche Guidolin che mi ha messo in riga. Mi ha un po' sgrezzato. Mazzone? Arrivava martedì in campo incazzato anche se vincevi. Se perdevi invece ti faceva ridere. Se un allenatore come Mazzone ti dice di fare una cosa, la fai. Se non lo salutavi si arrabbiava, dovevi salutarlo a 5-10 metri (ride, ndr)".

Oggi a chi si paragona?
"Non mi somiglia, ma mi piace tanto Belotti. Lo vedo un attaccante che si impegna e si dà da fare. L'attaccante italiano più forte? Immobile. Ma uno è bravo quando i compagni ti supportano. Guarda Balotelli, non si possono pretendere 25 gol da lui. Avrà le sue colpe, ma anche i compagni non sono bravi a mandarlo in gol. Anche Higuain: al Napoli segnava, alla Juve anche, ma al Milan no. Non era colpa di Higuain, la colpa è dei milanisti".


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