Gotti, il vice a cui l'Udinese ha fatto cambiare idea. A Lecce una missione possibile

Quando nell'autunno 2019 dopo circa nove anni da vice o da collaboratore tecnico venne promosso a Udine per sostituire Igor Tudor, Luca Gotti chiarì subito alla società la sua posizione: è solo una soluzione temporanea. "Io tecnico titolare? Non succederà, mi sono messo a disposizione della società per trovare la soluzione migliore senza urgenza, quando sarà il momento tornerò a fare il mio lavoro", disse Gotti il 3 novembre 2019. Non cambierà facilmente posizione, anche un mese dopo ribadirà la sua voglia di tornare vice scontrandosi con l'idea della società friulana - corroborata dai risultati - di confermarlo nel ruolo di primo allenatore. Avrà la meglio l'Udinese e dall'estate 2020 - con il rinnovo del contratto per la stagione successiva - Gotti ha ufficialmente dato il via a una carriera da primo allenatore che fino a un po' di tempo prima non aveva preso in considerazione.

Per ora ancora meglio quella da vice, iniziata con Donadoni proseguita a Londra con Sarri e conclusa con Tudor. Da primo allenatore la stagione migliore resta la prima, quando prese un'Udinese in difficoltà e la condusse fino al 13esimo posto. Farà peggio l'anno successivo: Udinese 14esima. Verrà esonerato quella ancora successiva: divorzio a metà stagione dopo tre vittorie, sette pareggi e sei sconfitte.

Dopo l'avventura all'Udinese, Gotti ha guidato solo un'altra squadra. Nell'estate 2022 fu scelto dallo Spezia per condurre le aquile alla salvezza e venne esonerato a febbraio, dopo aver conquistato solo 16 punti in altrettante partite.
Lo Spezia anche dopo il suo esonero non si salverà mentre ora - più di un anno dopo - per Gotti è arrivata l'occasione di tornare in sella. L'obiettivo è condurre il Lecce verso la salvezza, una missione possibile nonostante un periodo estremamente negativo ben rappresentato dalla testata di D'Aversa. E' una grande occasione per Gotti, tecnico che ora deve dimostrare di esser più bravo da allenatore che da vice.