.

Gosens: "Voglio l'Europeo. La Superlega? È importante avere un'opinione, anche se non piace"

di Michele Pavese

"Ricordi dov'eri il 13 luglio 2014?". Con questa domanda comincia l'intervista di Robin Gosens alla DPA, l'agenzia di stampa tedesca. Il terzino dell'Atalanta, che nel 2011 fallì un provino con il Borussia Dortmund, ripecorre la sua carriera partendo da quel giorno di 7 anni fa, quando la Germania conquistò il titolo di Campione del Mondo in Brasile: "Ero a Bocholt con gli amici. Quando Gotze ha segnato, è stato un susseguirsi di emozioni. Ho urlato forte e sono quasi scoppiato in lacrime dalla gioia".

Sei anni dopo la prima convocazione: "Uno dei momenti più magici della mia vita, ne ho vissuto pochi così. Non credevo a quello che stava succedendo, la chiamata fu una sorpresa, pensai che non poteva essere vero. Ho ancora la pelle d'oca a pensarci".

L'Europeo: "Spero di esserci, sarebbe la cosa più bella. Penso di essere vicino a questo momento, mentirei se dicessi di non avere voglia".

Critiche per l'opinione sulla Superlega: "Qualche giorno fa sono stato critico nei confronti dell'idea di una Superlega europea. Un paio di organi di stampa italiani hanno contestualizzato male le dichiarazioni e hanno prodotto un titolo fuorviante. Il mio account Instagram è esploso per i messaggi: tutti si chiedevano come potessi dire una cosa del genere, se guadagno così tanti soldi in questo sistema calcistico. Lo trovo incredibile perché non capisco cosa c'entri: sono consapevole di essere in una posizione privilegiata, ma non per questo non mi è consentito esprimermi su argomenti sui quali ho un'opinione o che mi riguardano direttamente. Penso sia importante avere un proprio pensiero ed è chiaro che possa essere oggetto di critiche".


Altre notizie