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Ghirelli: "Il decreto crescita penalizza gli italiani, guardate i dati di Udinese o Torino"

di Ivan Cardia

Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro e vicepresidente FIGC, ospite del forum "Il Calcio che l'Italia si merita", organizzato dal Corriere dello Sport, ha individuato le priorità per il calcio italiano del futuro: "Da un lato, c'è una priorità di risanamento della crisi del calcio a livello economico-finanziario, bisogna mettere in moto le regole che lo mettano a salvaguardia. Sugli indici di liquidità, per esempio, c'è stata una discussione che è sembrata una sfida: noi abbiamo fissato 0,7. Io credo che la priorità di tutti sia il progetto sui giovani: le risorse vanno indirizzate su strutture materiali e immateriali. Il decreto crescita penalizza i giovani calciatori italiani, basta vedere i dati di Udinese, Torino e tante altre squadre. Bisogna lavorare se vogliamo cambiare. C'è un bisogno di formare anche chi allena e segue i ragazzi, mettendo in campo un progetto che sia a sistema. Altrimenti, di vicende come Palermo rischiamo di correrne molte".

Il riferimento è ai dati del CIES che vedono la Serie A ai primi posti in Europa per minuti giocati da calciatori stranieri.


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