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Gasperini mette in discussione la sua permanenza: "Non so se troveremo un punto d'incontro"

di Giacomo Iacobellis

Gian Piero Gasperini, intervistato da Sky Sport, ha analizzato così la sconfitta della sua Atalanta in casa dell'Inter: "Mi aspettavo un'Inter molto carica, una partenza con entusiasmo e adrenalina. Al di là dei nostri demeriti, i nostri avversari oggi sono davvero partiti fortissimi. Col passare dei minuti siamo riusciti però a trovare le giuste misure, facendo una buona partita".

Su Lukaku: "Lukaku ha un grande valore, ma noi lo abbiamo marcato male stasera. Se gli dai appoggio da dietro... Anche in questo caso siamo partiti male e, una volta prese le misure, siamo riusciti a contenerlo di più".

Sull'Europa League: "Sarebbe un grandissimo traguardo. Lo è sempre arrivare in Europa, per noi l'Europa League è un obiettivo importante".

Sul futuro: "Il futuro è la gara di domenica, dobbiamo tagliare il traguardo dell'Europa League. Siamo ancora molto competitivi, questa stagione è stata molto buona e io non immaginavo potessimo avere questa continuità. Siamo stati sempre a braccetto con le big, lasciandoci dietro squadre come Torino, Fiorentina e Monza. Sul resto vedremo... Ci sono state disparità di giudizi. Si è parlato a lungo di obiettivo Champions, ma io non la vedo così seppur dando merito ai miei calciatori. Per un allenatore diventa difficile confrontarsi ogni volta con l'obiettivo".

Sul rapporto con la società: "C'è un rapporto splendido con la società, l'Atalanta conosce le mie opinioni. Poi c'è il calcio e si possono avere opinioni diverse. Non so se troveremo un punto d'incontro".

Ancora sulla rosa e le ambizioni dell'Atalanta: "Non possiamo essere considerati di prima fascia. Il fatto di essere lassù in classifica è un merito, ma non è stato valorizzato il nostro lavoro".

Sul mercato: "A gennaio non abbiamo fatto operazioni perché eravamo terzi o quarti in classifica, si pensava potesse bastare così".


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