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Fiorentina, torna Commisso con un compito preciso: mettere un punto su Vlahovic

di Dimitri Conti

Il mercato di gennaio si avvicina, così come il prossimo impegno di campionato della Fiorentina che è domani. Aspettando di sentire gli umori di Italiano in conferenza stampa (parla oggi), si avvicina anche il momento del ritorno di Rocco Commisso in Italia. Questione di ore, tutt'al più: la speranza del presidente viola è di essere al Castellani tra poco più di ventiquattr'ore per poter constatare con i suoi occhi i progressi fatti dalla squadra. Poi, però, sarà tempo di affrontare lo spinoso caso Dusan Vlahovic.

La frattura, quella che sembra non ricomporsi più, in fondo l'ha aperta lui stesso con l'uscita di inizio ottobre che aveva fatto pensare anche al più inguaribile degli ottimisti che fosse finita. Gli spifferi però lo raccontano di ritorno con una nuova proposta da far arrivare al centravanti serbo e al suo procuratore Ristic, una ricca proposta da 7 milioni di euro annui al giocatore e un conguaglio rinforzato anche per chi lo assiste, oltre che con la solita clausola che nei mesi scorsi era stato sì elemento di discordia, ma anche unico punto d'arrivo comune nella discussione (l'accordo era sui 70 milioni di euro).

Basterà? Difficile, se non impossibile. L'obiettivo massimo cui oggi può aspirare Commisso è strappare un rinnovo che sia una pace e una permanenza provvisoria, con data di scadenza ben impressa sopra. Ancora poco, però, e probabilmente sarà la viva voce del presidente a mettere un ulteriore punto.


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