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Fiorentina in cerca di un 9. L'ex Pierini: "Lucca non mi fa impazzire, preferisco Retegui"

di Tommaso Bonan

Alessandro Pierini, ex difensore tra le altre di Fiorentina e Udinese, è intervenuto a Radio FirenzeViola parlando del mercato estivo: "Fino a quando il calcio italiano era importante all'estero, i giocatori preferivano venire in Italia. Ora è molto più difficile portarli anche solo in squadre non di prima fascia, come in Premier. L'aspetto economico non è tutto ma è fondamentale, soprattutto per quei calciatori che non hanno possibilità di scegliere. E' importante per un calciatore anche giocare una coppa europea. Il calcio italiano non è più il miglior campionato del mondo e questo le società devono capirlo. Per questo devono cacciare i soldi".

Che ricordi ha della finale del 2001?
"Un ricordo bellissimo della Coppa Italia di 23 anni fa. Anche perché in una piazza importante come Firenze, dove però non si vince molto, è una piazza dove è bello vincere qualsiasi trofeo. Peccato per questi due anni. Fa male arrivare ad un posso dal trofeo e perderlo. Mi dispiace e fa male soprattutto per quest'anno che vedevo la Viola superiore.

Come fu il vostro cammino?
"Fino alla finale il percorso in coppa fu fantastico, affrontammo ottime squadre. Fino a febbraio giocavamo un calcio spettacolare. Poi per via di infortuni e sfortune, arrivammo scarichi e non favoriti alla finale".

Da ex Udinese, cosa pensa dell'obiettivo Lucca?
"Lucca è un calciatore con buoni margini di miglioramento. Non mi fa impazzire ma come alternativa è un buon nome, deve migliorare tantissimo. Ha dei limiti come calciatore, non ancora pronto ad una grande squadra. Non credo sia un giocatore adatto alla Fiorentina. Retegui è un altro tipo di giocatore. Rispetto a Lucca è più goleador, anche lui con ottimi margini di miglioramento. In buona forma ha dimostrato di essere un goleador. Tra i due scelgo lui".

Adesso la Fiorentina può fare il salto di qualità?
"Intanto gli ultimi sono stati due buoni anni per la Fiorentina, visti anche quelli passati. Tre finali in due anni sono un buon risultato. Ora bisogna fare un salto in avanti, per quello che sta facendo la società e investendo, per essere più competitivi"


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