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Figo ricorda il periodo all'Inter: "Mi hanno accolto come uno di loro, ci siamo divertiti"

di Tommaso Bonan

"Marocco, Portogallo e Spagna hanno già dato prova del loro valore organizzando altri eventi, sarà un'occasione unica per unire due continenti e una grande opportunità per mostrare il Portogallo a tutto il mondo. Non vedo motivo per cui tutti e tre non possano essere serie contendenti nel 2030". Così Luis Figo, ambasciatore dei mondiali del 2030 che si terranno in Portogallo, Spagna e Marocco, parla dell'importanza della competizione e delle possibilità di giocarsi le proprie chance da parte dei Paesi ospitanti.

Poi, sugli europei in corso in Germania, Figo ammette che "il Portogallo ha una squadra forte, con un mix di giocatori esperti e giovani. È una delle 5 o 6 squadre che possono vincere il torneo".

Infine un pensiero sulle squadre in cui ha giocato, tra le quali c'è l'Inter: "Facevo parte dell'accademia dello Sporting dall'età di 12 anni, il passaggio alla prima squadra è stato motivo di immenso orgoglio. Il Barcellona mi ha dato l'opportunità di affermarmi sul palcoscenico internazionale, mentre al Real Madrid ho giocato con tante stelle vincendo la Champions League. Ricordo con affetto anche il mio periodo all'Inter. Mi hanno accolto come uno di loro e ci siamo divertiti tantissimo, vincendo il campionato in ciascuna delle quattro stagioni in cui ho giocato", conclude.


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