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ESCLUSIVA TMW - Felix Correia: "Ricorderò sempre l'esordio con la Juve. Leao sarà da Pallone d'Oro"

di Ivan Cardia

Arrivederci alla Juventus, almeno per ora. Felix Correia, attaccante portoghese classe 2001, già l'anno scorso in prestito al Maritimo, è tornato in patria per vestire i colori del Gil Vicente, sempre a titolo temporaneo. L'obiettivo? Ritrovare continuità e, chissà, magari anche la Serie A. Quella conosciuta per la prima volta il 2 maggio 2021, quando Andrea Pirlo lo fece esordire nei minuti finali della gara contro l'Udinese. Raggiunto da TMW, Correia ricorda così quella serata: ”È stata una bellissima emozione. Sono stato chiamato per aiutare la squadra, nella mia partita d'esordio. Sono entrato all'85': quando la partita era già sull'1-1 e bisognava andare in vantaggio. Alla fine abbiamo vinto con una doppietta di Cristiano Ronaldo. È stata una bella giornata e una che ricorderò per sempre".

Quanto è stata importante per te l'esperienza nella seconda squadra della Juventus?
"È sempre importante quando si riesce a giocare e dare il proprio contributo alla squadra, il primo anno è stato speciale perché volevo arrivare in prima squadra il più velocemente possibile. È stato importante prendere ritmo e adattarmi alla squadra Juventus Next Gen, mi ha aiutato a essere preparato per altre realtà".

Hai giocato insieme a Fagioli e Miretti: ti aspettavi che potessero diventare titolari in Serie A in così poco tempo?
"Sono due giocatori forti. Sono entrambi giocatori che lavorano duro e hanno avuto l'opportunità che sicuramente desideravano. Auguro il massimo successo a ciascuno di loro".

Allegri ha lanciato tanti giovani dalla seconda squadra, ti aspettavi di poter trovare spazio anche tu?
"Quando si è in un club come la Juventus è normale voler giocare, non lo nego. Mi sarebbe piaciuto, ma non è una cosa su cui rimugino. Continuerò a lavorare con la stessa serietà e dedizione e forse un giorno sarà possibile".

Pirlo ti ha lanciato in Serie A: che tipo di allenatore è?
"È un bravo allenatore, ha una buona dinamica di gioco perché anche lui è stato in campo e capisce il gioco. E, naturalmente, è stato l'allenatore che mi ha portato in Serie A e mi ha dato la possibilità di esordire con la Juventus: di questo gli sarò sempre grato".

Nelle giovanili dello Sporting hai giocato con Rafael Leao, recentemente escluso dai candidati al Pallone d'Oro. Pensi che possa arrivare a vincerlo?
"Sì, è vero, ho un buon rapporto con Rafael: per me è un grande giocatore. In effetti, chiunque guardi il calcio sa che è uno dei migliori al mondo. Mi ha sorpreso che sia stato escluso dalla lista dei candidati al Pallone d'Oro, ma il calcio è così: non è sempre giusto. In futuro, se continuerà a lavorare e giocare come ha fatto finora, sarà naturalmente uno dei candidati".

Ora sei in prestito al Gil Vicente: che aspettative hai per la stagione?
"Il mio obiettivo per questa stagione è riuscire a giocare più minuti possibili. E migliorare quello che ho fatto nella seconda metà della stagione al Marítimo. Voglio davvero poter avere spazio per crescere e mostrare il mio calcio, potendo allo stesso tempo aiutare la società e i miei compagni. Il Gil Vicente è un club con un progetto solido e può darmi lo spazio ideale per crescere e mostrare le mie qualità".

Speri di rimanere in via definitiva in Portogallo o ti piacerebbe tornare la Serie A, un giorno magari di nuovo in bianconero?
"Preferisco pensare passo dopo passo, partita dopo partita. Il futuro appartiene solo a Dio: sono al Gil Vicente per aiutare a raggiungere gli obiettivi che ci sono, miei e del club. Per ora mi concentrerò su questo, poi ho un contratto con la Juventus e se tornassi lo farei per rappresentare al meglio la società. Posso solo pensare a ciò che controllo e ciò che controllo è la mia prestazione in allenamento e in partita, poi vedremo cosa ci riserva il futuro".


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