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ESCLUSIVA TMW - Ag. Okaka: "Basaksehir? È stata una sorpresa. Doveva rimanere a Udine"

di Andrea Losapio

"Il 31 agosto il mercato è finito, quindi Stefano in teoria doveva rimanere a Udine". Carlo Okaka, fratello nonché agente del centravanti italiano del Basaksehir, parla della trattativa che lo ha portato in Turchia. "Io volo in Spagna il 4 settembre con la mia compagnia Sabrina e mio figlio. Il 5 arriva la chiamata del Basaksehir che lo voleva fortemente. La trattativa è stata messa subito in piedi, c'è stato accordo economico tra i due club, con il calciatore, dopo 48 ore siamo volati a Istanbul per chiudere la trattativa, visto che la finestra trasferimenti si sarebbe chiusa l'8. Il giorno prima abbiamo portato a compimento la trattativa, quindi è stato tutto velocissimo, con grande entusiasmo".

Come si trova al Basaksehir? "Da Dio, è stato accolto davvero come in una famiglia, l'intera organizzazione - a partire da presidente, direttori, team manager - è stata eccezionale, lo stanno trattando divinamente. C'è rispetto, amore, amicizia, fratellanza. La città è stupenda, tutto è a portata di mano. Ha trovato casa in centro, non ci aspettavamo una situazione così perfetta. Anche con i compagni c'è sintonia, è già leader in campo e fuori, c'è massimo rispetto. È felicissimo mentalmente e fisicamente, non potevamo chiedere di più".

Qual è l'obiettivo della squadra? "Stefano è arrivato dopo 3-4 partite, quando la squadra era ancora a zero punti, nonostante sia una società che ha vinto il campionato due anni fa e ha fatto la Champions League. Sono partiti male, è stato preso lui e sono arrivati risultati positivi, anche tecnici, in campo. La squadra ha iniziato a girare, tutto bene dunque. L'obiettivo è, sicuramente, risollevarsi in classifica. Ora si sono rialzati in maniera notevole rispetto alla partenza. Fare il meglio possibile: hanno vinto con il Fenerbahce, con il Besiktas, squadre importantissime. Il cammino ha una rotta positiva, speriamo la mantengano. Cosa succederà a fine anno lo diranno i numeri".

Vuole puntare alla Nazionale? "I primi quattro top club in Turchia sono realtà con giocatori importanti. In questo momento credo ci possa stare per ovvie ragioni, statistiche. Le capacità tecniche ci sono, le prestazioni in campo e le doti fisiche. È il nove che tutte le squadre vorrebbero, in questo momento lo meriterebbe. Mister Mancini non chiude le porte a nessuno, nel calcio di oggi è un bene perché permette a tanti calciatori - che se lo meritano di avere obiettivi e sogni da raggiungere".

Qual è il futuro a lungo termine? "Vedremo, siamo da pochissimo tempo al Basaksehir, l'unica cosa che posso dire è che sta bene. Sta spingendo forte per questi colori".


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