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Empoli imbattuto con il nuovo modulo. Una buona base per il futuro

di Simone Galli

Alla vigilia della partita contro l'Hellas Verona Paolo Zanetti aveva auspicato che i suoi continuassero a giocare divertendosi. Se lo potevano permettere, visto il raggiungimento dell'obiettivo salvezza e soprattutto dopo la vittoria contro la Juventus. Nessuno chiedeva all'Empoli una nuova impresa: si sapeva che il Verona era mosso da molte più motivazioni, dettate dalla rincorsa nei confronti dello Spezia. Ma i toscani hanno rispettato l'impegno, riuscendo a ottenere un pareggio meritato all'ultimo tuffo.

Merito di Zanetti, che ha sempre tenuto sulla corda i suoi ragazzi. E che gli ha trasmesso la mentalità di non mollare mai, nemmeno a risultato acquisito. Ma i meriti dell'allenatore ex Venezia non sono stati soltanto motivazionali. In un momento di crisi che attanagliava la squadra ha saputo svoltare, facendo qualche variazione tattica che è risultata decisiva. Una vera e propria svolta. L'Empoli ha lasciato il tanto amato 4-3-1-2 e ha deciso di schierarsi col 4-2-3-1, dando linfa nuova a un gioco che sembrava essersi arenato.

Da quel momento l'Empoli non ha più perso. E probabilmente ha gettato le basi per l'immediato futuro. Perché questa squadra ha dimostrato di trovare nel 4-2-3-1 una veste perfettamente calzante per la maggior parte a sua disposizione. Certo, qualche giocatore è stato sacrificato, ma la maggior parte ha beneficiato del cambio tattico operato da Zanetti. Questo allenatore ha dimostrato grandi qualità umane e tecniche e ha saputo toccare i tasti giusti al momento giusto.


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