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Del Piero: "Chi fa scommesse rovina il suo sogno. Per me sono cose difficili da comprendere"

di Tommaso Bonan

"Il numero 10 racchiude genialità, imprevedibilità, la capacità di far vedere cose che gli altri neanche pensano siano possibili o immaginabili". Parla così Alessandro Del Piero, in una lunga intervista al Corriere della Sera tra passato, presente e vicende extra campo: "Spesso si dice che i numeri dieci sono incompresi. È vero, perché non stanno nelle regole. La storia calcistica del numero dieci racconta di un ruolo i cui interpreti avevano la possibilità, rispetto ad altri giocatori, di curare più il proprio gioco, erano meno assillati dai doveri tattici. Assicuravano estro, fantasia, capacità di risolvere situazioni o partite ma in cambio godevano di libertà. Poi il calcio ha cominciato a cambiare, proprio nel mio periodo. Si è cominciato a chiedere al dieci di essere come gli altri, di farsi carico delle esigenze tattiche, di essere imbrigliato in un meccanismo che deve essere perfetto".

Spazio, ovviamente, alla questione legata allo scandalo scommesse che colpito il calcio: "È un argomento grande e complesso, per me sono cose difficili da comprendere. Lo sport deve bastare. Per me c’era solo il campo. Esistevano regole precise che riguardavano droghe e scommesse. Non avrei mai fatto nulla che potesse in nessun mondo rovinare il mio sogno. Né prima, quando ero giovane, né dopo, quando ho avuto successo


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