.

De Vrij: "Il mio agente aveva delle alternative, ma migliorare rispetto all'Inter è difficile"

di Dimitri Conti

Un paio di mesi fa è arrivata l'ufficialità del fatto che Stefan de Vrij (32 anni) abbia vinto la causa contro la SEG, sua ex agenzia che lo rappresentava ai tempi del trasferimento a zero dalla Lazio all'Inter.

Intervistato dal Telegraph, il difensore nerazzurro e della nazionale olandese ha raccontato ancora qualche dettaglio della vicenda: "Ho fatto la mia parte morale. Ho raccontato la mia storia e quello che ne fanno è una cosa loro. Quello che consiglio sempre è... chiunque ti rappresenti, ovviamente conta. Ma assicurati di avere un soggetto indipendente che controlli tutti i documenti. Penso che sia il miglior consiglio che posso dare. Certo, costa, ma ne vale la pena. Questa è la cosa più importante. Per assicurarci che tutto sulla carta sia fatto nel modo giusto".

Aggiunge De Vrij: "Avrebbero guadagnato forse un decimo [della commissione con la Lazio] quindi per loro è stato davvero importante che io firmassi con l'Inter. Uno dei motivi principali per cui sono andato avanti era che correvo un grosso rischio. Correvo il rischio di pagare le tasse sulle loro commissioni e anche una sanzione. Quindi dovevo assicurarmi di essere coperto da questo e se non fossero stati disposti a concederlo, sarei andato in tribunale. Questo è stato il motivo principale per andare avanti con questo progetto. Sapevo di avere una tesi forte e di non avere nulla da nascondere. Avevo la verità dalla mia parte. Loro, la SEG, hanno dovuto spiegare che non mi rappresentavano. Tutto quello che hanno potuto dire è che non li ho pagati direttamente, non ero un cliente e non avevo un contratto firmato. Ma nel diritto olandese è vincolante un accordo verbale. Si trattava di giustizia, quindi non avevo paura di farlo. Reazione alla vittoria in tribunale? Ero euforico, la prima volta e la seconda, perché diciamo che sono stati anni in cui mi sono impegnato moltissimo. Questa è stata una cosa importante per me. È stato molto soddisfacente che l'udienza sia andata molto bene, ma non si sa mai cosa dirà il giudice. Ero molto felice. I giudici hanno detto che avevo ragione".

Peraltro De Vrij era stato contattato dalle autorità fiscali italiane e condannato a pagare le tasse sulla commissione incassata da SEG, oltre a una multa: "Ricevo questa cartella esattoriale sette anni dopo e, ovviamente, erano tanti soldi, ma le somme che la SEG ha guadagnato allora con la Lazio non erano per niente come quelle che hanno accordato con l'Inter. Ma dimostra che questo rischio di responsabilità fiscale è reale".

Conclude De Vrij, raccontando dell'operato portato avanti dal suo nuovo agente, Federico Pastorello, al quale aveva dato mandato per esplorare delle alternative: "Il mio agente le ha trovate, ma nessuna mi interessava. È davvero molto difficile trovare un miglioramento rispetto all'Inter. Ho parlato con l'agente e gli ho detto che pensavo fosse giusto che la commissione fosse aggiunta al mio stipendio. Ho detto: 'Tu [Pastorello] ti sei impegnato molto ma non mi hai trovato un accordo migliore o un’alternativa che desidero, quindi ti pago per lo sforzo'. A lui andava bene così".


Altre notizie