Dal Monza al derby, il mese della verità in casa Roma

Sei partite in ventuno giorni per capire se la Roma sia realmente guarita e delineare gli obiettivi di una stagione che ai nastri di partenza vedeva la squadra di José Mourinho obbligata a lottare per un piazzamento nella prossima Champions League. I passi falsi di inizio stagione, però, ne hanno rallentato un cammino, ripreso faticosamente dopo la disfatta di Genova. Un 4-1 che ha costretto tutti dentro Trigoria a interrogarsi con le risposte che poi sono arrivate sul campo con tre vittorie di fila per una striscia di risultati che mancava dal gennaio scorso. Ora, però, lo Special One non vuole e può fermarsi, nonostante ieri alla ripresa degli allenamenti abbia quasi preso in considerazione l’idea di giocare anche lui per fare numero. Si scherza, ovviamente. Ma da oggi piano piano torneranno i nazionali per preparare un mese che sarà quello della verità.

Perché se in Europa League ci sarà il doppio confronto con lo Slavia Praga che, in caso di bottino pieno dei giallorossi, sancirà il primo posto nel girone con due giornate d’anticipo, in campionato alla ripresa all’Olimpico arriva il Monza, poi Inter a San siro, Lecce di nuovo in casa e sipario che si chiude con il derby pre sosta per la nazionali. Fondamentale dunque restare agganciati al treno delle grandi, già parzialmente in fuga, nonostante a Trigoria ci si mettano anche gli infortuni. La speranza di Mourinho, intanto, è quella di portare in panchina Llorente, Smalling e Renato Sanches già domenica prossima. Per poi riavere Dybala il 29 ottobre a San Siro e Lorenzo Pellegrini per il derby. Nel frattempo farà con quello che avrà a disposizione, chiedendo gli straordinari a un Romelu Lukaku la cui condizione cresce sempre di più. Ma l’altro ostacolo di una rosa ridotta per via degli infortuni è quella di dover giocare praticamente sempre ogni tre giorni. Solamente tra l’Inter e il Lecce, la Roma avrà una settimana per recuperare le energie di una stagione partita dovendo inseguire.