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Da Nedved a Paratici, la dirigenza della Juventus non ha dubbi: avanti con Pirlo

di Marco Conterio

Una scelta di Andrea Agnelli, che dunque è stato il suo primo sponsor. Per necessità oltre che per virtù, perché la pandemia ha portato ai conti della Juventus una botta non da poco. Sicché Andrea Pirlo allenatore è stata una scelta coraggiosa ma anche meno dispendiosa di alternative non raggiungibili. Come sta andando? La Juventus è ben distante dal primo posto ora occupato dall'Inter, dopo nove anni di Scudetti. In Champions League, da favorita, è uscita contro il Porto agli ottavi di finale. Ha vinto la Supercoppa Italiana ed è in finale di Coppa Italia, ma visti gli ultimi lustri non è certo un bilancio positivo. Pirlo resta? Sembra di sì.

Le conferme della dirigenza Chiaro, un tracollo e un quinto posto, che vorrebbe dire clamorosamente niente Champions League, porterebbe automaticamente all'esonero di Andrea Pirlo. Inevitabile. In caso contrario, però, pure se la Juventus dovesse arrivar terza, la dirigenza ha già mandato il suo messaggio. "Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%. Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste. Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada". Lo ha detto Pavel Nedved, vicepresidente del club torinese. Anche dopo la sconfitta clamorosa contro il Benevento, la Juventus ha spiegato che non cambia i suoi programmi su Andrea Pirlo: “Assolutamente -ha spiegato Fabio Paratici- seguiamo una linea che è iniziata non da quest’anno, ma dall’anno scorso”. Il messaggio è chiaro e non sembrano esserci dubbi. Avanti con Pirlo. A meno che non sia tracollo verticale.


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