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Condò: "Caso scommesse? Sono affranto, ma vanno fatte delle specifiche distinzioni"

di Alessandra Stefanelli

Presente negli studi di Sky Sport, il giornalista Paolo Condò ha commentato così la delicatissima questione scommesse, emersa nelle ultime ore con il coinvolgimento fin qui di quattro calciatori della Serie A:

"Sono davvero affranto per quanto accaduto - ha esordito -, ma vanno fatte delle specifiche distinzioni: scommettere sulla propria squadra è un reato gravissimo, mentre la ludopatia o il gioco d'azzardo come può essere lo stesso poker è una cosa diversa. Andranno prese severe scelte per chi ha ha sbagliato".

Fin qui sono stati resi noti i nomi di quattro calciatori. Il primo è stato quello di Nicolò Fagioli della Juventus, che si è autodenunciato. Poi quelli di Nicolò Zaniolo dell'Aston Villa e di Sandro Tonali del Newcastle, che per questo hanno lasciato il ritiro azzurro. Infine l'ultimo nome fatto da Fabrizio Corona è quello di Nicola Zalewski della Roma, che però al momento smentisce con forza un suo coinvolgimento.


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