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Castori: "Buongiorno è il miglior difensore italiano. Carnesecchi? Ha sfondato"

di Dimitri Conti
Fonte: da Tolentino, Niccolò Ceccarini e Lorenzo Marucci

L'allenatore Fabrizio Castori ha parlato a margine del convegno sul calcio giovanile 'A proposito dei giovani' da Tolentino. Di seguito le sue dichiarazioni a Tuttomercatoweb.com: "Non sta a me stabilire quali siano le ricette per i giovani, sto qui e ascolto per capire nuove tematiche e problematiche".

In testa al campionato intanto c'è il Napoli.
"Non direi a sorpresa, con Conte sono una candidata a vincere lo Scudetto. Anche se la lotte al vertice è equilibrata: l'Inter è molto attrezzata, la Juve è sempre la Juve e ultimamente mi è piaciuto il Milan. Davanti sono forti, se trovano il giusto equilibrio nelle partite importanti... Vedo queste quattro superiori alle altre, ma complimenti all'Empoli di D'Aversa e a Marco Baroni, partito bene con la Lazio proponendo risultati e facendo un bel gioco".

Pensava che Buongiorno si sarebbe imposto così?
"Me l'aspettavo, conosco Alessandro e il suo valore, ci avrei scommesso. Giocatore molto forte, leggevo che non subisce dribbling da un tempo esagerato... Nell'uno contro uno è fortissimo, lo definisco il miglior difensore italiano in questo momento e ha grandissimi margini di crescita. Per me è titolare per la Nazionale, poi sceglierà Spalletti...".

Cosa sta mancando a Colpani per imporsi nella Fiorentina?
"Lui è un ragazzo timido, ha bisogno di rompere il ghiaccio con l'ambiente ma è dotato di talento: se scocca la scintilla e si sblocca può andare forte. La classe non si discute, è più un problema caratteriale ma sono pronto a scommettere anche su di lui, Andrea non può sbagliare. Certo, Firenze è una piazza difficile e il pubblico è esigente, questo serve anche a lui: sta passando un treno importante, deve salirci sopra e viaggiare. Ruolo? Lo vedrei più come mezzala sinistra in un centrocampo a tre".

Ruggeri e Carnesecchi dell'Atalanta sono altri due ragazzi passati dalle sue mani.
"Ho avuto la fortuna di conoscerli e allenarli da ragazzini. Si notavano già le loro prospettive: Marco ha sfondato, è nel giro della Nazionale e titolare all'Atalanta. Anche Ruggeri ha un futuro importante".


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