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Castillejo: "Ibra ancora al Milan? Mai avuto dubbi, non era uscito dalla chat di Whatsapp"

di Tommaso Bonan

"Il mister già dal primo giorno che abbiamo saputo della nostra rivale ci ha ribadito come lo Shamrock sia una squadra tosta, più forte d’Irlanda e che giocano un calcio bello da vedere. Sarà molto difficile". Parla così Samu Castillejo, attaccante del Milan, ai microfoni di DAZN: "Il mio 2020? Da quando è cominciato il nuovo anno ho avuto l’opportunità di giocare, sin dalla partita con il Cagliari. Da lì sono cambiato molto così come la squadra: sono partiti tanti giocatori e ne sono arrivati di nuovi. Chi mi conosce sa che non andrò mai via da una squadra senza lasciare un buon ricordo. Ho lavorato in silenzio, sono stato corretto e ho aspettato la mia opportunità".

Quanto c’è di Pioli nella sua crescita? "Mi ricordo dopo la partita di Cagliari che mi ha detto delle bellissime parole. E’ un mister che parla tantissimo, è molto vicino ai giocatori persino quando si è in vacanza si fa sentire con messaggi o telefonate. Questo fa molto bene ai giocatori perchè sanno che l’allenatore ha grande considerazione di loro e non vedono l’ora di dare di più. Al di là di essere un bravo allenatore, è una bellissima persona".

Un giudizio su Ibrahimovic. "Lui parla tantissimo ad allenamento, nelle partite. E’ un giocatore che dà tantissimo a questo club e sono sicuro che in questa stagione ci darà tanto perché è un campione e non vede l’ora di vincere anche in allenamento. Questo ti fa tirare fuori la grinta. Con lui non si può sbagliare: se sbagli un passaggio, un dribbling o un cross ti ritrovi dietro Ibrahimovic. C’è sia il rimprovero del mister che di Ibrahimovic. Si gioca quindi con quella pressione che è tipica di quando si ha fianco un campione che ti spinge a tirare fuori il meglio di te".

Contento del rinnovo di Ibrahimovic? "Eravamo sicuri che continuasse un altro anno con noi, sopratutto per quello che abbiamo vissuto insieme nella scorsa stagione. E’ stato circondato da ragazzi umili che volevano lavorare e l’abbiamo accolto come in famiglia. Non avevamo dubbi che tornasse con noi e non è mai uscito dalla chat di Whatsapp".

L'ultimo arrivato è Tonali. "E’ un bravo ragazzo, è forte e lo sapevamo tutti. Lo abbiamo visto giocare con il Brescia l’anno scorso. Si vede che in allenamento ha tanta voglia di dimostrare e ha grande umiltà".

Che tipo di giocatore è Brahim Diaz? "E’ un ottimo ragazzo, lo conosco da quando ha 10 anni. Viene da una famiglia umile e siamo cresciuti praticamente nello stesso quartiere. Per Malaga e per noi penso che sia un orgoglio vedere due giocatori di quella città nel Milan. Cercherò di aiutarlo, anche con la lingua".


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