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Caos Superlega, le ultime 48 ore del Chelsea: protesta Blues al Britannia Gate decisiva

di Simone Bernabei

Dopo la creazione ed il lancio della Superlega nella giornata di domenica, il calcio europeo ha vissuto momenti di pathos, tensione, proteste, rivoluzione. Una scelta che ha smosso fin da subito coscienze di addetti ai lavori e soprattutto tifosi, con un'escalation di proteste che ha avuto il culmine col dietrofront di ieri dei club inglesi a cui piano piano, salvo colpi di scena, seguiranno anche quelli di tutti i 12 Club Fondatori.

UFFICIALE: Anche il Chelsea lascia la Superlega. Il comunicato dei Blues

Le ultime 48 ore del Chelsea - Fin dalle prime ore, il Chelsea di Roman Abramovich era stato chiaro: "Non vediamo l'ora di lavorare con tutte le principali parti interessate", scriveva in un comunicato il club di Stamford Bridge. Le reazioni non hanno tardato ad arrivare: la Premier League pensava all'esclusione dal campionato, la UEFA a quella dalla Champions già in questa stagione (con i Blues in semifinale). A questo si sono unite fin da subito le proteste dei tifosi e le prime indiscrezioni a mezzo stampa circa la scarsa convinzione della società in merito all'adesione. Nella serata di ieri è arrivata la protesta, pacifica ma perentoria, dei tifosi nel piazzale del Britannia Gate appena fuori da Stamford Bridge. Una "sommossa" popolare che ha convinto i Blues a fare marcia indietro, fino al comunicato arrivato nella notte.


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