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Camavinga, Vini e Rodrygo. Il Real non è più galactico ma ha tanti potenziali top player

di Simone Bernabei

Un ’98, un 2000, un 2001 e un 2003. Oltre a Courtois, esperto ed abituato a certi palcoscenici, la sfida di San Siro di ieri sera contro l’Inter il Real Madrid l’ha vinta grazie al talento e all’imprevedibilità dei suoi giovani. Federico Valverde ha imbeccato la corsa di Eduardo Camavinga che senza troppi timori reverenziali ha trovato Rodrygo per il gol dell’89’. A loro ci aggiungiamo Vinicius Jr, ovvero colui che il Bernabeu ha già eletto prossima idolo e futura stella dei Blancos. Non la miglior partita, la sua a San Siro. Ma quegli strappi a mille all’ora, quella fiammate sulla fascia intrise di talento hanno fatto capire molto di ciò che potrà essere. Gli altri tre invece hanno storie e aspettative diverse: Valverde si è imposto piano piano, in silenzio, e ora è a tutti gli effetti un titolare di un Real che a centrocampo ha Kroos, Modric e Casemiro. Pur di farlo giocare, Zidane lo schierava anche terzino… Camavinga è il colpaccio di mercato dell’ultimo minuto, un giocatore con scadenza ravvicinata pagato 35 milioni bonus compresi (con tanti saluti al PSG). Quindi Rodrygo, quello che sta diventando una specie di incubo per l’Inter dopo il gol dello scorso anno. “Non è importante la quantità di minuti che giochi, ma come li giochi”, ha detto Ancelotti nei suoi confronti. E ieri, siamo pronti a giurarci, il tecnico italiano sarà rimasto decisamente soddisfatto…


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