.

Brahim Diaz e De Ketelaere le scelte giuste di Maldini: ci ha pensato il Milan a cambiarle

di Andrea Losapio

Due gol straordinari, seppur diversi. Prima quello di Charles de Ketelaere, a Genova, che fa sobbalzare sulla sedia i tifosi dell'Atalanta e che ne avvicinano (qualora ce ne fosse bisogno) il riscatto. Poi quello di Brahim Diaz, serpentina alla Messi e palla all'angolino, per la vittoria con il Lipsia. In qualche giorno il Milan si è ricordato perché Paolo Maldini aveva puntato su di loro per il ruolo da trequartista nel 4-2-3-1 di Pioli e, per un certo periodo, entrambi sono stati aspramente criticati. Forse perché più divertenti che utili, un po' come Zidane alla Juventus. In realtà il belga non è mai stato nemmeno troppo divertente, almeno per quanto visto nella scorsa stagione.

Alla fine il Milan ha scelto: Maldini e i suoi giocatori, oppure il metodo Moneyball. Considerando quelli arrivati negli ultimi anni, il Milan è cresciuto enormemente di valore, da Tonali - venduto a 80 milioni nel momento giusto - a Tomori, passando per Leao oppure Thiaw, Theo Hernandez e, ultimo ma non ultimo, Maignan. Alle volte però certe figure diventano anche più importanti del club stesso e, in quel momento, bisogna agire di conseguenza. Il Milan lo ha fatto, mettendosi poi in casa un'altra figura enorme come Zlatan Ibrahimovic.

Dall'11 dicembre, cioè il giorno dell'ufficialità del rientro dello svedese, è arrivata solamente una sconfitta contro l'Atalanta, in Coppa. Poi un filotto di risultati utili, probabilmente anche per la bravura di ricompattare lo spogliatoio. Oppure solamente una coincidenza, ma questo sarà solamente il tempo a dirlo.


Altre notizie