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Bertolucci: "In Italia per rifare uno stadio ci vogliono vent’anni. Milan? Direi malino"

di Andrea Piras

L'ex tennista Paolo Bertolucci, grande tifoso del Milan, ha parlato ai taccuini de L'Arena della squadra rossonera: "Direi malino. Sono finiti i tempi dei vari mecenati. Penso a Moratti dell’Inter o a Silvio Berlusconi - ha esordito il vincitore della Coppa Davis nel 1976 -. Loro per amore ci mettevano i soldi di tasca propria. Ora ci sono i fondi ma chi li gestisce deve rendere conto a chi ha investito denari nei club. Non si possono fare sempre spese pazze senza avere ritorno. E poi in Italia siamo ridicoli. Per rifare uno stadio ci vogliono vent’anni. Ecco perchè siamo così indietro.

Il Verona di adesso? Quando mi affeziono ad un giocatore, viene venduto (ride ndr). Della vecchia guardia sono rimasti in pochi. Sono per la tecnica e dico Lazovic, poi c’è il portiere Montipò: bravo. I gialloblù partono sempre con l’acqua alla gola ma poi zitti zitti mandano in Serie B le altre. Merito del club e di Sogliano. Lo scorso gennaio ha fatto un miracolo.

Il mio rapporto con il calcio? Bel rapporto. Quando giocavamo seriamente al tennis, Tommaso Maestrelli ci faceva fare una ventina di minuti a Tor di Quinto con quel gruppo magico della Lazio. Io, Adriano e gli altri".


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