.

Atalanta-Milan, la ballata dell'usignolo di Charles De Ketelaere. Il belga sfida il suo passato

di Patrick Iannarelli

Probabilmente il circoletto in rosso sul calendario è stato messo già da un bel po' di tempo. E il sentimento di rivincita di Charles De Ketelaere non può essere scarico, spento, sgonfio. I fischi di San Siro hanno pesato sulla prima annata in Italia resa ancor più amara dai giudizi affrettati: è pur vero che spesso l'atteggiamento in alcuni casi ha ammusonito prestazioni segnando negativamente il minutaggio ridotto, ma dal suo arrivo a Bergamo il belga ha dimostrato di essere un altro giocatore, sicuramente più incisivo rispetto a quello ammirato in rossonero.

Crescita costante
"Ha fatto una discreta partita lunedì, è un ragazzo che sta dando delle buone risposte. La sua crescita è costante, essendo un ex avrà delle motivazioni molto alte", ha dichiarato Gian Piero Gasperini in conferenza stampa. L'ex Club Bruges dunque dovrà far leva sulle emozioni, su quanto affrontato in una stagione d'adattamento che ha indubbiamente condizionato il modo di giocare. I giri del motore - al di là di qualche battuta a vuoto e di qualche problema fisico accusato nelle scorse settimane - sono aumentati sin dal primo approccio: tocchi e qualità, ma soprattutto una capacità di giocare in tutti i ruoli dell'attacco. E se spostato dalla trequarti ha dimostrato di avere una visione di gioco completamente differente.

Falso nueve
Ancora una volta Gasperini gli chiederà un lavoro extra, quello di riempire l'area avversaria in un momento in cui c'è un bel po' d'emergenza senza Scamacca. Non sarà facile contrastare pure le emozioni, la voglia di far bene e la necessità di voltare pagina con la nuova maglia sulle spalle: i riflettori alla fine saranno puntati in una sola direzione. E il numero 17 dovrà rispondere sul campo, stavolta senza fischi e col pubblico a favore.


Altre notizie