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Atalanta, l'ex Maehle attacca Gasperini: "Con lui non c'era libertà, è stata dura mentalmente"

di Paolo Lora Lamia

Joakim Maehle, passato in estate dall'Atalanta al Wolfsburg, non risparmia critiche al suo ex allenatore Gian Piero Gasperini. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate in conferenza stampa dal ritiro della Danimarca e riportate da Tipsbladet.dk: "Avevo bisogno di una nuova sfida nella mia carriera. All’Atalanta ero uno di tanti, mentre al Wolfsburg mi sento parte del progetto e c’è più umorismo nello spogliatoio. All’Atalanta l’allenatore decideva tutto. Non c’era libertà. Anche se vivevo in un bel posto e il tempo era bello, non avevo il tempo di godermelo perché passavamo tantissimi giorni al centro di allenamento".

Prosegue l'ex nerazzurro: "Stavamo insieme ininterrottamente per due o tre giorni solo per giocare una partita. È stato molto duro mentalmente. È uno stile di gestione diverso da quello a cui ero abituato. Sono stato criticato da Gasperini anche perché Rasmus Hojlund veniva in macchina con me all’allenamento, cosa che avevo concordato con la società. Dopo un po’ ci si arrabbia e ci si stanca".


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